Vivere senza Psicofarmaci

“Vivere senza psicofarmaci” è un Servizio Personalizzato per quanti decidano di utilizzare strumenti alternativi ai “blocchi chimici” causati dagli psicofarmaci. Affrontare il disagio, la solitudine, il panico, è possibile anche senza la coercizione farmacologica che costituisce invece un problema nel problema. “Vivere senza Psicofarmaci” è una Consulenza Scientifica con Approccio Multidisciplinare, cioè con l’aiuto di vari professionisti, per quanti decidano di spezzare le catene della dipendenza, per se stessi o per i propri cari.

Per tornare a creare, con l’adeguato sostegno, il proprio progetto di vita e migliorarne, infine, le dinamiche e le condizioni.

Il Progetto “Vivere senza psicofarmaci” nasce dalla conoscenza storica e scientifica, dalla copiosa letteratura e dalla ricerca che denunciano, da sempre, le devastanti conseguenze della soluzione farmacologica a quelle che sono, invece, difficoltà di vita, di apprendimento, di problem solving, finanziarie, di socializzazione, d’amore o solitudine.

Noi affermiamo che l’infelicità non è una malattia; esattamente come non lo è l’iperattività dei bambini a scuola e il “comportamento “provocatorio – oppositivo” degli adolescenti.

Dott.ssa Vincenza PalmieriRiteniamo che la “pillola della felicità” sia un grosso imbroglio ai danni della Libertà e del Rispetto degli Esseri Umani. E soprattutto sia parte di un grande business internazionale. Da qualche parte, qualcuno, e non nascostamente, sta individuando, nei bambini, un nuovo target per allargare il proprio mercato farmacologico. Sempre più, atteggiamenti e modalità, stili cognitivi e specificità che un tempo rientravano nella variabilità del genere umano ed infantile, oggi sono classificati come patologie a cui, sempre, è abbinato uno psicofarmaco. Per sedare, controllare, giustificare, le carenze strutturali e metodologiche delle agenzie educative e formative che, invece, hanno il dovere ed il diritto di promuovere la crescita di ogni cittadino, pur senza “sindacato”, come è, oggi, un bambino.

Il lavoro clinico con centinaia e centinaia di bambini, adolescenti, uomini e donne, ci ha insegnato che la “malattia” è soprattutto la conseguenza di un problema e come tale, può essere affrontato e risolto.

Da tempo l’Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare offre questo Servizio , producendo esseri felici e non più schiavi, contribuendo ad una società senza droghe. A volte può richiedere molto impegno ed infinita dedizione, a volte può essere più facile di quello che credi. Lasciati aiutare. Torna a Vivere!

La Dott.ssa Vincenza Palmieri, Direttore Responsabile dell’Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare coordina personalmente ogni fase del Progetto.

Ricorda che assumere  farmaci psicotropi significa soffocare, reprimere, annullare ogni capacità esistente ed ogni energia attivabile per potercela fare!